Il 12 ottobre si commemora l’81mo anniversario dell’Eccidio di Manno

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L'episodio avvenne nell'ottobre del 1944

Data:

07 Ottobre 2025

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Il Comune di Toano, in collaborazione con i Comuni di Villa Minozzo, Baiso, Sassuolo e l’Anpi, ha organizzato la commemorazione dell’81mo anniversario dell’Eccidio di Manno, per ricordare giovani reggiani, modenesi e friulani uccisi dai nazifascisti nell’ottobre 1944. Domenica 12 ottobre a Manno è in programma la commemorazione ufficiale, mentre un’anticipazione si terrà giovedì 9 ottobre, a Sassuolo nel pomeriggio (ore 14.30), “In ricordo degli Eroi di Manno”: un’attività culturale e formativa rivolta alle scuole sassolesi.
Domenica invece a Manno si ricorderà l’uccisione dei partigiani Walter Zironi (24 anni), Luigi Cervi (18 anni), Nino Fantuzzi (20 anni), Enrico Gambarelli (24 anni), Walter Gandini (20 anni), Alete Pagliani (22 anni), Vittorio Roversi (19 anni), Franco Spezzani (18 anni), Vincenzo Valla (34 anni), Mario Veroni (24 anni), sassolesi, e Clodoveo Galli (43anni) di Gorizia.

La cerimonia inizierà alle 9.30 con la posa degli omaggi floreali, i ricordi dell’evento e la messa, alla presenza dei sindaci Leonardo Perugi di Toano, Matteo Mesini di Sassuolo, Elio Ivo Sassi di Villa Minozzo e Fabio Spezzani di Baiso, del presidente del’Anpi sassolese Renzo Catucci e l’accompagnamento musicale della banda “La beneficenza” sempre di Sassuolo.

A seguire, il pranzo al ristorante Tanaka a Cavola di Toano: è richiesta la prenotazione, da confermare all’Anpi di Sassuolo al numero 0536 807115.

I rastrellamenti nazisti e fascisti finalizzati a  tenere sgombre le retrovie della Linea Gotica, che interessarono la Via Emilia, le statali della Cisa, la Via Giardini e la Statale 63, iniziati il 6 ottobre in Val d’Enza contro i patrioti parmensi della 47ª Garibaldi e i reggiani della 26 ª Bis, furono estesi  poi nella notte fra l’11 e il 12 ottobre  contro la 26ª Garibaldi (forzando i passaggi sul Secchia alla Gatta) e verso la zona di Cavola, controllata in quel momento da distaccamenti modenesi della Brigata “Bigi”. Si legge nel bollettino del Comando Unico Militare dell’Emilia Romagna che i nazisti e fascisti erano circa 2.000 uomini, divisi in cinque colonne, che assalirono lo schieramento dei modenesi nella zona di Toano, la notte fra l’11 e il 12 ottobre 1944. Una pattuglia partigiana al Ponte di Cavola, aprì il fuoco dando l’allarme e salvando il grosso della Brigata che si spostò verso Quara. La 5ª colonna degli aggressori, attraversato il Secchia al mulino di Corneto, utilizzando spie fasciste che ben conoscevano la zona, si infiltra nei dintorni di Casa Gatti, sede del distaccamento “Bertoni”, accerchiandolo. La sentinella Zironi fu il primo a cadere. Durante un breve combattimento tre occupanti la casa, Vittorio Schianchi, Bruno Cavoli e l’aviere americano William D. Wiley (puntatore di un bombardiere precipitato) riuscirono a fuggire. Ma gli altri giovani partigiani per inesperienza, decisero di arrendersi: almeno 4 di loro furono fucilati immediatamente, mentre altri sei, condotti a Villa Ghirardini di Manno, furono torturati e impiccati ad alcuni alberi con filo di ferro.

Ultimo aggiornamento: 07/10/2025, 09:57

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