Descrizione
Il Comune di Toano in collaborazione con l’associazione culturale Centro Studi I Ceccati, la parrocchia di San Martino di Corneto e con il patrocinio dell’area Mab Unesco dell’Appennino tosco emiliano ha organizzato un importante appuntamento incentrato sull’antico percorso devozionale che attraversa l’Appennino, e che fungerà da presentazione della mostra “Lo sguardo dei Ceccati alla via Matildica del Volto Santo”. L’appuntamento sarà domenica 12 ottobre, alle ore 15.30, in uno dei luoghi che rappresentano la storia della Via Matildica: la Pietra di Bismantova, e nello specifico il Centro Laudato Sì. I Ceccati furono una famiglia originaria del territorio toanese, di grandi artisti del legno e della pietra in quello che fu il Ducato di Modena e Reggio. Tra il XVI e XVII secolo i Ceccati ebbero un importante ruolo artistico con grandi opere ancora oggi visibili tra Cavola, Stiano (sede della casatorre dei Ceccati), Corneto (sede del Centro Studi-Museo) e Manno.
L’incontro in programma il 12 ottobre vedrà una serie di interventi di alto profilo sulla connessione tra gli artisti toanesi e la Via Matildica del Volto Santo: ci saranno Paolo Lazzaro Capanni, autore del volume “Sulle orme dei Ceccati”; Clementina Santi, scrittrice e ricercatrice di storia locale; Clodomiro Borgonovi, intagliatore ed erede artistico dei Ceccati; Chiara Torcianti, presidente del Club per l'Unesco di Carpineti; Gianfranco Cavalletti dell’associazione Centro Studi I Ceccati; Giuseppe Lombardi dell’associazione Centro Studi "I Ceccati". Moderatrice dell’evento sarà Morena Bizzarri del Club per l'Unesco di Carpineti. A seguire inaugurerà la mostra visitabile sabato, domenica e festivi con orario dalle 10 alle 17 fino al 2 novembre. L’evento e la mostra sono gratuiti e aperti al pubblico.
La Via Matildica del Volto Santo è un cammino lungo quasi 300 chilometri. Attraversa 3 regioni, 4 province, decine di comuni e moltissime comunità. Un cammino ricco di storia, cultura, spiritualità e natura. Da Mantova e la pianura del Po, passando per Reggio e le Colline Matildiche, attraversando il crinale d’Appennino per giungere in Garfagnana ed infine a Lucca, punto d’arrivo per visitare la scultura “acheropita” del Volto Santo nella cattedrale, o di passaggio per chi vuole raggiungere Roma sulla Via Francigena. Un percorso che aveva punti importanti sull’appennino reggiano, in particolare nel toanese la Pieve di Santa Maria in Castello.